mercoledì 21 dicembre 2011

Bioarchitettura: le strategie di sostenibilità


 
Le strategie di sostenibilità, durabilità ed ecologicità, oggi si intrecciano al mondo economico, sociale e culturale.  Se il concetto di bioarchitettura può essere inteso come risparmio energetico deve essere di conseguenza recepito anche per la globalità dei suoi progetti, che significa che se una casa che è sostenibile energeticamente dovrà essere anche estremamente vivibile dai suoi occupanti, proprio nell'ottica di sviluppo sostenibile.

Oggi, progettare un edifcio bioclimaticamente, significa seguire ed applicare dei criteri chiave come:
  • la biocompatibilità, benessere e comfort per gli abitanti e  per chi lo costruisce

  • l'ecosostenibilità, ovvero il basso impatto ambientale in tutte le fasi del progetto e della vita del prodotto fino alla sua dismissione.


La bioarchitettura, infatti, è quella scienza che per definizione migliora la vita dell'uomo e quella dei sistemi viventi attraverso la progettazione e la costruzione di spazi che considerando seriamente le future esigenze dell'ecosistema.

Gli spazi integrano la forma naturale con la funzione biologica e le considerazioni ambientali attraverso il ritmo, l'armonia, le relazioni geometriche con l'uso di materiali organici, tecnologia verde e manodopera qualificata. Il suo prodotto è un design ambientale in cui l'uomo può vivere in modo armonico in relazione col territorio circostante, utilizzando tecnologie innovative nel rispetto delle condizioni locali.

Tra i concetti su cui si basa questa disciplina vi la comprensione che l'uomo fa parte dell'ecosistema terrestre e nel nostro stile di vita vi è la nostra “impronta ecologica”, per questo la bioarchitettura non segue solo gli effettivi e comuni criteri della progettazione, ma considera altri fattori. Vediamo alcuni principi che segue:
  1. Massima utilizzazione delle condizioni geologiche, climatiche e morfologiche del territorio, unitamente alla creazione di un sistema flessibile. Gestione sostenibile del territorio, attraverso lo sviluppo di strumenti che rendano compatibile la presenza umana con lo spazio ambientale circostante
  2. Utilizzo di materiali e tecnologie tradizionali, utilizzo delle potenzialità locali (manodopera e materiali del luogo, forniture energetiche)
  3.  Considerazione della funzionalità e della spazialità del sito, creazione di luoghi pubblici di qualità Principi di contenuto funzionale e ideologico
  4.  Supporto, gerarchia e disponibilità di informazione dell'accessibilità
  5. Principi di risparmio energetico applicati durante l'esecuzione del progetto, nel riciclo dei materiali, delle energie utilizzate e dei rifiuti
  6. Utilizzo di materiali certificati e naturali, che non siano dannosi per la salute dell'uomo e per l'ambiente e che migliorino il comfort interno delle abitazioni. Vengono quindi scelti attraverso certi parametri:accumulazione (quantità di calore che viene trattenuto), coibenza (impedisce la dispersione del calore), ventilazione (per garantire che il calore estivo venga aspirato e per mantenere il giusto grado di umidità)
  7. Ispirazione del progetto dalle forme naturali della natura e disegno flessibile dell'edificio per i futuri potenziali cambiamenti.
  8. Utilizzo di energie alternative e rinnovabili per la produzione di energia 

E' utile infine essere consapevoli delle diverse tecnologie e del loro bilancio ecologico e ricordarsi che il concetto di sviluppo sostenibile è quello enunciato alla conferenza di Rio del 1992, ossia lo sviluppo che “garantisce i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere la possibilità che le generazioni future riescano a soddisfare i propri” (Rapporto Our Common Future (1987) della World Commission on Environment and Development ,Commissione Bruntland). 


Foto | Flickr



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