giovedì 22 dicembre 2011

Trasformare in risorsa i materiali riciclati

Lo studio Earnings, jobs and innovation: the role of recycling in a green economy, che letteralmente significa "Rendimento, lavoro e innovazione: il ruolo del riciclo nella green economy"sottolinea che il riciclo dei rifiuti crea nuovi posti di lavoro, riduce l'inquinamento, alleggerisce la discarica, rappresenta una valida risposta alla richiesta di materie prime e diminuisce l'impatto sull'ambiente.

Il problema legato infatti allo smaltimento dei rifiuti è unito ai concetti di impatto ambientale, della diminuzione dello spreco dei materiali e dell'energia impiegata per produrli e lavorarli. Secondo la  Commissione europea lo  stoccaggio dei rifiuti non è più una soluzione sostenibile, e quando  pensiamo di distruggerli immediatamente dobbiamo fare i conti con le emissioni prodotte.  Inoltre il problema legato al loro smaltimento è unito anche ai concetti di  diminuzione dello spreco dei materiali e dell'energia impiegata per produrli e lavorarli.

Nella sola Europa ogni anno produciamo circa due miliardi di tonnellate di rifiuti, tra cui anche quelli pericolosi. Inutile dire che la cifra sarà in continuo aumento se non troviamo soluzioni alternative. Per stare al passo con l'obiettivo di far crescere il riciclo dei rifiuti fino al 50% entro il 2020 si renderà necessario migliorare la raccolta differenziata, che l'ex Ministro dell'ambiente Edo Ronchi, renderebbe obbligatoria pena la sanzione.

I rifiuti possono però essere trasformati in una vera e propria risorsa economica ed energetica,  il vetro, la carta, la plastica e l'alluminio possono essere lavorati fino a tornare ad essere materie prime pronte ad essere lavorate e riutilizzate. Caso studio è l'italia che alimenta con legno riciclato circa il 60% il fabbisogno dell'industria dei mobili. I rifiuti quindi sono in grado di alimentare un nuovo mercato, attraverso soluzioni ecologicamente ed economicamente sostenibili quali buona alternativa alla discarica.

La sfida è stata colta dal Conai, sistema consortile senza scopo di lucro, che ha deliberato la diminuzione del  Contributo Ambientale sugli imballaggi in alluminio carta e plastica a partire dal Gennaio 2012.

Nel 2010, infatti, è stato riciclato il 64,6% degli imballaggi immessi al consumo, registrando un +4,6% rispetto al 2009: un beneficio economico per l'intero Paese che secondo il rapporto di Althesys  sarebbe pari a 1,6 miliardi di euro.  A seguito dei risultati e della necessità del recupero delle materie prime seconde Conai in collaborazione con  Althesys e Conai hanno risposto con la creazione dell'Osservatorio MP2: uno spazio dedicato all'analisi dei mercati di materie prime seconde dagli imballaggi, con la volontà di confrontarsi con le nuove sfide ambientali e le recenti strategie.

L'attività industriale allora dovrebbe essere guardata con gli occhi del riciclo: una preziosa opportunità per investire e costruire uno degli obiettivi più importanti per l'Europa:  la Green Economy.
Green Economy: letteralmente un'economia verde che si traduce in un migliore benessere umano e di equità sociale, riducendo significativamente i rischi ambientali.  Nella sua espressione più semplice, un'economia verde può essere pensata a basso tenore di carbonio, riduzione dell'inquinamento, miglioramento dell'efficienza energetica e delle risorse, prevenendo la perdita di biodiversità e degli ecosistemi.

Foto | Flickr

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